Ecco i 14 oggetti che rovinano il sonno: ce li hai anche tu in camera?

I fattori che possono realmente disturbare il sonno nella quotidianità e quindi anche nel lungo periodo sono davvero parecchi e tra questi figurano anche alcuni oggetti, molto spesso ignorati o non considerati “rischiosi” da questo punto di vista. Ma esistono davvero tanti oggetti legati a funzioni di distrazione o comunque “negative” in grado di disturbare il sonno. Quali sono?

Le difficoltà del sonno

Tutti abbiamo bisogno di dormire, al punto che in condizioni specifiche ed estreme si tratta di qualcosa che può addirittura provocare danni irreversibili al sistema nervoso e quindi causare, seppur in eventualità a dir poco più che estreme il decesso. Una persona infatti può avere pochi giorni di “autonomia” senza dormire a sufficienza.

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Dal cervello al cuore, passando per l’apparato nervoso e quasi tutti i muscoli, ogni elemento dell’organismo necessita di sonno, che è un processo naturale ma non scontato infatti sono sempre più frequenti i casi di insonnia cronica o prevalentemente acuta, che coinvolge circa il 25 % della popolazione adulta italiana.

La mancanza di sonno è ovviamente un fattore di danno, e nel lungo periodo anche le principali quanto più naturali azioni mentali oppure motorie diventano delle insormontabili “scalinate” da affrontare che rendono la mancanza di sonno continuo molto più di un disturbo, ma una vera e propria malattia da affrontare, esaminando le cause.

Occhio a questi oggetti! Rovinano il sonno

Tra gli oggetti che possono “dare fastidio al sonno” possiamo trovare una suddivisione tra due categorie, ossia quelli che agiscono in maniera indiretta ovvero non percepibile e quelli che invece lo fanno in modo effettivo. Nella seconda categoria rientra ovviamente lo smartphone che naturalmente è fattore di distrazione tra i più importanti.

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PC portatili e tablet hanno un livello di “pericolosità” simile anche se utilizzati poco prima di dormire perchè essendo dotati di una illuminazione costante mantengono la soglia dell’attenzione a livelli elevati e che non garantiscono il rilassamento. Così come la presenza di impianti di riscaldamento o di raffreddamento come condizionatori possono influire anche se attivati parzialmente.

Nella categoria degli oggetti di disturbo “indiretto” figurano invece tutti gli elettrodomestici di piccole e medie dimensioni, dalla tv fino alle radio ma anche ai diffusori se sono molto potenti. Questo causa un aumento di inquinamento elettromagnetico che nel caso specifico non raggiunge nella maggior parte dei casi livelli allarmanti ma che può rendere più difficile addormentarsi e “tenere” un buon livello di sonno

Oggetti che migliorano il sonno

Diversi sono invece gli oggetti che possono attivamente migliorare il sonno in modo specifico ma impattante, anche partendo da soluzioni quantomeno semplici da applicare, senza fare ricorso a grandi spese, partendo da una buona e non eccessiva illuminazione. Un faro ad esempio disposto in un angolo della stanza, disposto a disporre di luce in alto è rilassante.

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Così come oggetti improntati direttamente il materasso, con ad esempio un topper, ovvero una sorta di evoluzione del coprimaterasso, oggi molto in voga (ma è anche utilizzato da molto tempo in hotel di caratura medio alta) e che serve a migliorare la “resa” del sonno, riducendo la resistenza tra il materasso ed il nostro corpo.

Da prendere in considerazione anche l’impiego di un profumatore oppure purificatore d’aria, se ad esempio riscontriamo difficoltà a tenere un sonno prolungato, attenzione però a non eccedere con gli aromi: ne esistono di molti specifici per la camera da letto ma restano comunque a discrezione ed alla sensibilità di chi andrà a riposare.

Abitudini per dormire meglio

Arieggiare la stanza dove andremo a dormire è una delle abitudini “base” per una migliore resa possibile, meglio ancora se questo avviene per alcune ore prima delle ore scelte: l’aria viziata e l’umidità porta una reale condizione stressante per corpo e mente, così come è bene regolarizzare almeno in parte le abitudini alimentari.

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Evitare pasti troppo ravvicinati al sonno (devono trascorrere almeno 3 ore dall’ultimo pasto) in quanto la digestione tende a “distrarre” eccessivamente la mente dal naturale processo di riposo complessivo, così come è una buona idea non eccedere con pasti luculliani e che possano andare a necessitare una digestione molto lenta. Evitare anche pasti molto salati che portano inevitabilmente alla necessità di bere ed andare in bagno.

Non esiste una cura specifica per il sonno e come migliorarlo, ma una serie di consigli: l’insonnia è individuata sempre più spesso come una malattia che ha varie cause e fattori peggiorativi, da quelli genetici ma anche legati ad abitudini consolidate. In particolare il doomscrolling, ovvero l’uso intensivo di smartphone è una causa scatenante di sonno non adeguato per oltre il 40 % della popolazione italiana.

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