Auto storica: come ottenere fino a 7.500 euro di incentivi statali nel 2025, secondo l’Agenzia delle Entrate

Auto ed incentivi sono oramai un connubio tra i più ricercati ma anche proposti da parte delle case automobilistiche attive in Italia, per conto dello Stato, naturalmente attraverso l’Agenzia delle Entrate. La definizione di auto storica spesso definisce diversi “bonus” ed incentivi vari, ma quali sono davvero attivi tra i più convenienti?

Mercato delle auto: è crisi?

In Italia così come in nazioni dall’economia complessa il mercato delle auto segue ovviamente vari trend, e nello specifico negli ultimi anni si è registrato un sensibile ritorno alla compravendita di questi veicoli, seppur con alcuni settori in crisi vera e propria, generalmente nazioni come quella italiana sono da qualche anno portate a “spingere” nei confronti delle auto più efficienti dal punto di vista energetico.

Da un lato alcuni brand emergenti sono in crescita, altri, spesso tra quelli “storici”, hanno maggiori difficoltà a combinare una buona efficienza ed una minore capacità inquinante ad una sorta di “convenienza” nella gestione e nella manutenzione del veicolo. Sempre più persone si affidano ad alcuni mercati piuttosto che altri approfittando di sconti particolari.

Ogni stato che funziona ha una facoltà più o meno programmata per direzionare la scelta dei cittadini in meriti a specifiche categorie di automobili, e da qualche tempo sono in particolare le automobili classificabili come dall’interesse storico elevato, ma anche, per motivi diversi, quelle a basso impatto ambientale, come quelle elettriche o ibride.

Auto Storiche: le agevolazioni attive

Se nel corso del 2024 il governo ha mantenuto delle agevolazioni per chiunque possieda una automobile regolarmente registrata al PRA e quindi circolabile, per il 2025 queste non sono state confermate. Tuttavia “resistono” alcuni importanti “vantaggi” che rendono meno dispendioso l’utilizzo ma anche il mantenimento di un’auto storica.

Auto storica è una definizione già ufficiale per un veicolo a 4 ruote che ha avuto la prima immatricolazione da almeno 20 anni, in questo caso il Bollo Auto viene dimezzato per la metà del costo annuo rispetto a quello di un veicolo di pari potenza. Per ottenere l’agevolazione tuttavia è necessario ottenere un certificato di Rilevanza storica.

Se l’automobile ha ottenuto la prima immatricolazione 30 o più anni prima, rientra nella categoria delle auto d’epoca, in questo caso si sviluppa una esenzione totale del Bollo Auto, dato il contesto.
Anche in questo il valore storico del veicolo deve essere riconosciuto attraverso la sottoscrizione ad enti come ACI.

Agevolazioni auto fino a 7500 euro

Discorso differente per le automobili nuove, che possono godere di alcuni incentivi, nel caso del 2025, si fa riferimento alle auto a basso se non praticamente nullo impatto ambientale, queste possono essere legate ad incentivi diretti al momento dell’acquisto, molti di questi sono stati confermati dallo scorso anno, e che fanno parte degli Ecobonus.

Va detto però che si tratta ad oggi di ipotesi, di indiscrezioni, in quanto gli incentivi pur essendo stati messi sul tavolo di varie proposte, la più concreta è quella legata ai fondi del PNRR, che secondo le informazioni trapelate sarà impiegato almeno in parte per rinnovare il parco automobili per il contesto privato.

Quasi 600 milioni in prospettiva, di cui una parte dovrebbero, secondo i piani, essere dislocati per favorire l’acquisto di automobili elettriche, specialmente per chi ha un ISEE entro una certa soglia (ad esempio entro gli 11 mila euro). In questo caso potrebbero configurarsi delle agevolazioni nella misura di sconti in particolari condizioni fino anche a oltre 7 mila euro.

Agevolazioni con rottamazione

Solo poco più del 5 % delle automobili nuove rientrano nella categoria di quelle a minor impatto ambientale possibile, molto meno anche di altri paesi dalla produzione interna non così dissimile da quella italiana. Aumentare le vendite delle automobili elettriche è una necessità per accellerare la transizione energetica ma anche per favorire nuovi settori produttivi.

Proprio attraverso questo ammontare di “sconti” per l’acquisto di auto elettriche secondo le agevolazioni in programma dovrebbe ammontare a circa 7000 – 8000 euro, calcolando anche le soglie per ISEE ridotti, tuttavia seppur in importi minori questi incentivi dovrebbero essere concretamente presenti anche in assenza di un veicolo da rottamare.

Ad oggi tuttavia gli incentivi tanto chiacchierati non sono ancora realtà, potrebbero già essere attivi presso le concessionarie a partire dalla seconda metà del 2025, o ancora più probabilmente, secondo vari analisti, in vista del prossimo anno, anche considerando un aumento già attuale dei veicoli elettrici registrati negli ultimi 12 mesi.

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