
I profumatori per ambienti sono molto gradevoli e spesso sono alleati preziosi persino in aromaterapia, per le loro proprietà calmanti, energizzanti o di altro tipo. Di norma, possono essere composti di oli essenziali o altre sostanze che consentono una scelta molto ampia di profumazioni. Ma che succede se finiscono sui tessuti?
Il danno ai tessuti
Le profumazioni specifiche per ambienti possono contenere delle sostanze che non vanno esattamente d’accordo con il cotone o altri tessuti naturali; e tali sostanze vanno dall’alcool ai solventi, per cui il rischio di lasciare sgradevoli aloni è molto alto. Si può trattare persino di macchie indelebili, difficili poi da eliminare.

Si sconsiglia quindi fortemente di impiegare i profumatori per ambienti sui tessuti, ai quali vanno riservati prodotti specifici o ammorbidenti da aggiungere in lavatrice. Se anche non si forma alcun alone, le fibre potrebbero comunque esserne danneggiare, risultando meno resistenti e tendendo a strapparsi e rovinarsi con maggior facilità, come se si usasse un detersivo aggressivo.
Se il capo su cui si usa il profumatore, poi, va a diretto contatto con la pelle, bisogna prendere in considerazione anche un altro aspetto: quello delle irritazioni e allergie cutanee. Anche se non si soffre di questi disturbi, le componenti stesse del prodotto potrebbero comunque inficiare in maniera negativa.
Come sono fatti i profumatori per ambienti?
Siamo abituati a vedere profumatori nei quali inserire dei bastoncini che, man mano che vengono impregnati di liquido, sprigionano l’aroma. Ne esistono anche di elettrici, con diffusori automatici, altri che invece spruzzano mediante un meccanismo alimentato a pile. Di qualunque tipologia si tratti, la composizione del liquido può variare.

Come già accennato, molti eccellenti profumatori sono costituiti da oli essenziali di fiori o altre piante odorose, ottenuti con spremitura rigorosamente a freddo. Abbinati a solventi specifici, rilasciano in modo efficace l’aroma prescelto, diffondendolo in tutto l’ambiente. Per diluire tutto al meglio, ovviamente, vi sarà una base d’acqua.
La persistenza del profumo è data anche dalla presenza dell’alcool, quasi sempre inserito del mix di componenti. Ovviamente, ci sono altri metodi naturali per creare un profumatori per ambienti casalingo che non nuoccia ai tessuti, pur se versato accidentalmente, anche se l’olio alla base è comunque potenzialmente “pericoloso! da questo punto di vista.
Profumatore casalingo (e meno dannoso)
In circa tre cucchiai di acqua calda (tiepida, non bollente!) si deve versare un singolo cucchiaio di bicarbonato. Successivamente, si aggiungono alcune gocce di olio essenziale a scelta per ottenere un composto semplice ma efficace, da ricreare in molteplici varianti senza alcuna spesa aggiuntiva. Si può cambiare profumazione anche diverse volte.

Potrebbe anche essere utile creare un profumatore da spruzzare direttamente nell’ambiente, inserendolo in uno spruzzino con quantità aggiuntive di acqua e olio essenziale, tenendo conto delle proporzioni tra liquido e bicarbonato. Se si desidera fare una prova con una piccola parte di tessuto, si potrebbe anche osare di spruzzarlo sulle tende.
In alternativa al liquido, è possibile utilizzare della gelatina alimentare nella quale inserire alcune gocce di olio essenziale così da creare un profumatore per il bagno che resti persistente a lungo. Nel composto va aggiunto il sale e il gel, adeguatamente lasciato freddare, si inserisce in un barattolo o in altri contenitori a scelta.
Tessuti sì, tessuti no
I profumatori che si acquistano nei negozi, dunque, sono realizzati non necessariamente con componenti chimiche dannose, ma se vengono a contatto con i tessuti o la pelle potrebbero comunque creare qualche problema. Bisogna quindi evitare con accuratezza che ciò accada, ma le alternative sono anche altre. Con i tessuti si creano anche de profumatori.

I noti sacchetti al profumo di lavanda si possono ricreare in casa, ma con riso e oli essenziali si può fare anche molto di più. Si dispone il riso, ovviamente crudo, in una ciotola e lo si cosparge con alcun gocce di olio essenziale a scelta. Occorre mescolare bene e lasciare che tutto si impregni.
La stoffa prescelta si deve perciò tagliare in scampoli quadrati nei quali versare il riso con l’imbuto prima di richiuderli, magari con un nastrino colorato. Si otterrà così un profumatore per ambienti in stoffa da collocare sia su un mobile che in armadi o cassetti, per consentire anche agli abiti di riceverne l’aroma.