
Il pavimento in legno da un aspetto caldo e accogliente. Ma non va trattato come una superficie qualsiasi. C’è chi lo lava come fosse una piastrella, ma usare troppa acqua è un errore che si paga nel tempo. L’acqua e il legno non sono buoni amici. Anche se può sembrare una pulizia più a fondo, in realtà si rischia di rovinarlo seriamente.
Perché non devi usare troppa acqua
In legno: per sua natura, è un materiale poroso. Vuol dire che si comporta un po’ come una spugna: assorbe l’umidità senza farsene accorgere. Quando ci si passa sopra con un panno troppo bagnato, l’acqua scivola nelle fessure, si infila dove non si vede e resta lì, anche se in apparenza il pavimento sembra già asciutto. Col tempo, questi accumuli causano problemi difficili da sistemare.

Uno degli effetti più comuni dell’acqua sul legno è il rigonfiamento. Le tavole iniziano a sollevarsi, si formano gobbe fastidiose e la superficie perde la sua omogeneità. Camminarci sopra diventa meno gradevole e anche più rischioso, perché si può inciampare con in piedi dove prima il pavimento era liscio. E se ci sono tappeti, si notano ancora di più le irregolarità.
Un altro problema è la deformazione delle tavole. In legno può curvarsi, flettersi ai bordi o perdere la sua forma originale. A volte si sente un leggero scricchiolio mentre si cammina, segno che qualcosa sotto non va. Anche il parquet incollato può sollevarsi o scollarsi in alcuni punti, soprattutto se l’acqua filtra negli strati inferiori.
I danni che può portare usare troppa acqua
Nei casi più gravi si arriva ai danni strutturali. Se l’umidità si accumula troppo a lungo, in legno marcisce o si spacca. L’intera struttura del pavimento può indebolirsi. E a quel punto non bastano più piccoli ritocchi: serve smantellare e rifare tutto, con costi e disagi notevoli. Non è una cosa che succede da un giorno all’altro, ma quando succede è un bel problema.

Per evitare tutto questo, durante la pulizia quotidiana, non serve usare litri d’acqua. Basta un panno leggermente umido, ben strizzato, passato con calma. Non bisogna lasciare gocce visibili sul pavimento. Meglio ripassare con un panno asciutto se sia qualche dubbio. E soprattutto, niente secchi d’acqua versati sul legno, neanche per sbaglio.
Se accidentalmente si rovescia dell’acqua, va asciugata subito. Anche se sembra una piccola pozzanghera, può infiltrarsi in pochi secondi. Bisogna quindi usare carta assorbente o un panno asciutto, senza aspettare che si asciughi da sola. E inoltre si deve evitare di spingere l’acqua in giro, ma cercare di rimuoverla del tutto. Meglio prevenire che dover intervenire dopo.
Quali detergenti usare
Per la pulizia regolare, esistono detergenti specifici per parquet o pavimenti in legno. Sono formulati per pulire senza essere troppo aggressivi. Hanno un pH bilanciato e non contengono sostanze che possono rovinare la finitura superficiale. Basta metterne poche gocce sul panno e passarlo con movimenti delicati, senza strofinare con forza.

Da evitare del tutto invece sono quei prodotti comuni che si usano per altri tipi di pavimento. Candeggina, ammoniaca, alcol e simili rovinano la superficie del legno, opacizzano la vernice e, col tempo, la consumano. Anche certi saponi casalinghi, magari troppo schiumosi o profumati, possono lasciare aloni e tracce difficili da eliminare.
Un errore frequente è pensare che più il legno è bagnato, più sarà pulito. In realtà è il contrario. Il legno si pulisce meglio con delicatezza. La polvere va rimossa con una scopa setole morbide e un panno elettrostatico. Solo dopo si passa alla pulizia umida e solo se serve davvero, non ogni giorno. L’eccesso di zelo stesso fa più danni della trascuratezza.
Attenzione anche al tipo di legno
C’è anche da dire che il tipo di legno e la finitura contano molto. Alcuni legni sono più resistenti, altri più delicati. Chi ha pavimenti trattati a olio, ad esempio, deve stare ancora più attento all’umidità. Il trattamento a olio non crea una barriera impermeabile come le vernici. Serve un’attenzione maggiore e prodotti ancora più delicati.

Un trucco semplice per non sbagliare e controllare il panno prima di usarlo. Se lo si strizza e non gocciola, allora può andare bene. Se invece lascia ancora acqua sul pavimento, è troppo bagnato. Non bisogna mai arrivare a vedere l’acqua che luccica sulla superficie. E se succede, va tolta subito, senza esitazione.
Infine, ogni tanto conviene anche far respirare il pavimento. Arieggiare le stanze, evitare l’umidità stagnante, tenere sotto controllo il livello di umidità dell’ambiente, specie nei mesi freddi. In legno si comporta meglio in ambienti equilibrati, né troppo secchi né troppo umidi. Una buona manutenzione parte anche da qui.