Auto storica: come ottenere fino a 7.500 euro di incentivi statali nel 2025

Le auto storiche rappresentano un patrimonio culturale e tecnologico di grande valore, non solo per gli appassionati ma anche per il settore degli affari e dell’economia. Negli ultimi anni, il governo italiano ha introdotto una serie di incentivi per favorire la conservazione, la circolazione e la valorizzazione dei veicoli d’epoca. In vista del 2025, sono stati annunciati nuovi incentivi statali che possono arrivare fino a 7.500 euro per chi decide di restaurare, acquistare o mettere in regola una vettura storica. In questo articolo analizziamo come funzionano questi incentivi, chi può beneficiarne e quali sono le opportunità di business legate al mondo delle auto storiche.

Cos’è un’auto storica e quali sono i requisiti

Prima di entrare nel dettaglio degli incentivi, è fondamentale chiarire cosa si intende per auto storica. In Italia, un veicolo può essere definito storico se ha almeno 20 anni dalla data di costruzione e se è iscritto in uno dei registri ufficiali riconosciuti dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, come ASI (Automotoclub Storico Italiano), FMI (Federazione Motociclistica Italiana), Registro Italiano Alfa Romeo, Fiat, Lancia e altri.

Per ottenere la qualifica di auto storica, il veicolo deve essere in buone condizioni di conservazione, mantenere le caratteristiche originali e superare una serie di controlli tecnici. L’iscrizione ai registri storici consente di accedere a vantaggi fiscali, assicurativi e, dal 2025, anche a nuovi incentivi economici per la manutenzione e la riqualificazione del parco circolante.

Il riconoscimento ufficiale come auto storica non solo valorizza il veicolo dal punto di vista collezionistico, ma permette anche di accedere a normative più favorevoli in tema di circolazione, tasse di possesso e assicurazione. Questo rende il settore particolarmente interessante per chi desidera investire o avviare attività legate al restauro e alla compravendita di auto d’epoca.

Incentivi statali 2025: come funzionano e a chi spettano

La Legge di Bilancio 2025 prevede un pacchetto di incentivi dedicati agli amanti delle auto storiche e agli operatori del settore. Il contributo massimo previsto è di 7.500 euro e può essere richiesto per diverse tipologie di intervento: restauro conservativo, acquisto di veicoli storici certificati, adeguamento alle normative ambientali o installazione di dispositivi di sicurezza aggiuntivi.

Per accedere agli incentivi, è necessario presentare una domanda tramite la piattaforma telematica predisposta dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, allegando la documentazione che attesti la storicità del veicolo, i preventivi di spesa e, in caso di lavori già effettuati, le relative fatture. Gli incentivi sono erogati sia a privati cittadini sia a imprese specializzate nel restauro e nella vendita di auto storiche.

La misura punta a favorire la conservazione del patrimonio automobilistico nazionale, stimolare il settore dei servizi collegati (officine specializzate, carrozzerie, fornitori di ricambi) e promuovere un turismo tematico legato ai raduni e alle manifestazioni di auto d’epoca. Gli incentivi possono coprire fino al 50% delle spese sostenute, con un tetto massimo di 7.500 euro per ciascun veicolo.

Opportunità di business e vantaggi fiscali

Il mercato delle auto storiche offre numerose opportunità di business, sia per i privati che per le aziende. Grazie agli incentivi statali, il restauro e la vendita di auto d’epoca diventano ancora più interessanti dal punto di vista economico. Le imprese che operano nel settore possono beneficiare di agevolazioni fiscali, come la riduzione dell’IVA su alcune tipologie di interventi e la deducibilità delle spese sostenute per la conservazione e il miglioramento dei veicoli storici.

Inoltre, la crescente domanda di auto storiche da parte di collezionisti italiani e stranieri ha fatto aumentare il valore di mercato di molti modelli iconici, rendendo questo settore un investimento alternativo rispetto ai tradizionali strumenti finanziari. Le auto d’epoca ben conservate possono, infatti, rivalutarsi nel tempo e garantire rendimenti interessanti sia in caso di vendita che di noleggio per eventi, matrimoni o produzioni cinematografiche.

Le agevolazioni fiscali previste per le auto storiche includono anche la possibilità di pagare una tassa di possesso ridotta, l’esenzione dal bollo per i veicoli con più di 30 anni e polizze assicurative dedicate a costi molto inferiori rispetto alle auto moderne. Tutti questi elementi contribuiscono a rendere il settore delle auto storiche un’opportunità di affari solida e in crescita.

Come presentare domanda e consigli pratici

Per accedere agli incentivi statali 2025 per le auto storiche, è fondamentale seguire una procedura precisa. Il primo passo è verificare che il proprio veicolo sia iscritto a uno dei registri storici riconosciuti. Successivamente, occorre raccogliere tutta la documentazione necessaria, tra cui il certificato di storicità, i preventivi o le fatture dei lavori di restauro, e una relazione tecnica che descriva gli interventi effettuati.

La domanda deve essere inoltrata online tramite il portale ufficiale del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. È importante prestare attenzione alle scadenze e alle modalità di presentazione, poiché le risorse disponibili sono limitate e vengono assegnate in base all’ordine cronologico di arrivo delle richieste. Una volta approvata la domanda, il contributo viene erogato direttamente sul conto corrente del richiedente o sotto forma di voucher da utilizzare presso officine e fornitori convenzionati.

Per massimizzare le possibilità di successo, è consigliabile affidarsi a professionisti del settore per la preparazione della documentazione e la gestione della pratica. Inoltre, è utile consultare periodicamente i siti istituzionali per eventuali aggiornamenti normativi o proroghe delle misure. Con una pianificazione attenta e l’assistenza di esperti, ottenere fino a 7.500 euro di incentivi statali per la propria auto storica nel 2025 può diventare una realtà concreta e vantaggiosa.

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