Tentano il colpo con un biglietto vincente: truffa da 40.000 euro sventata ad Alicante

Oggi giorno, i male intenzionati sono disposti proprio a fare di tutto pur di ottenere soldi facili, come nel racconto che vi stiamo proponendo oggi, di un fatto accaduto ad Alicante qualche tempo fa, con una famiglia pronta davvero a tutto pur di truffare una ricevitoria di biglietti da grattare.

Ricostruiamo i fatti

Di buon mattino, il proprietario della ricevitoria alza la saracinesca e inizia la sua giornata lavorativa, accogliendo i primi clienti con un caloroso sorriso e scambiando quattro chiacchiere con i soliti frequentatori del locale. A un certo punto, entra una coppia nuova che si avvicina al bancone e chiede di parlare con il proprietario.

Immagine selezionata

Ovviamente non poteva minimamente immaginare quello che di lì a poco sarebbe successo, ma è giusto raccontarvi tutto, presentandovi tutti i dettagli della vicenda che suona già incredibile così com’è andata, figuriamoci a viverla sul momento quanto possa essere sembrato snervante e incredibile sentirsi dire certe cose. Nella fattispecie, riguarda un gratta e vinci.

La coppia parla con il proprietario e dice a lui di essere in possesso di un biglietto fortunato, che hanno acquistato il giorno prima presso quella ricevitoria, mentre c’era di turno un’altra impiegata e che questo biglietto è risultato vincente. Il proprietario non fa una piega, è possibile che si vinca, può succedere. E chiede loro di esibire il biglietto.

Ecco cosa accade

Si allontana solo l’uomo, che va in macchina per prendere il biglietto. E già questo è sintomo di qualcosa che non va: se il biglietto sei sicuro di averlo acquistato lì dentro e che sia vincente, figurati se lo lascia dentro l’auto con il rischio che qualcuno se ne accorga e te lo rubi.

Immagine selezionata

Intanto che l’uomo è via, ma anche piuttosto velocemente, la donna si intrattiene a scambiare quattro chiacchiere con il proprietario, ma ha un fare molto guardingo, come se si guardasse da qualcosa che potrebbe accadere, o meglio da qualcuno che potrebbe troppo metterci il naso e rompere i suoi piani.

Succede che sopraggiunge l’uomo, mostra il biglietto che dice sia quello fortunato e lo dà al proprietario della ricevitoria. Ma quel biglietto è strano: intanto, l’uomo non ricorda di averlo mai avuto in vendita e poi risulta quasi sgualcito, con tanti elementi che non convincono. Ed è lì che stacca l’inevitabile.

Impazienza: ecco cosa fa scattare il caos

Siccome il proprietario indugia troppo nel controllo del biglietto e non proferisce parole, l’uomo e la donna sconosciuti è chiaro che cominciano a innervosirsi e danno anche del ladro allo stesso proprietario, perché alla richiesta di riavere indietro il biglietto ottengono un bel no. Quel nervosismo immotivato fa crescere nell’uomo l’idea che si tratti di una truffa.

Immagine selezionata

Subito si scatena il putiferio e le persone presenti sono costrette chi ad intervenire chi invece a chiamare aiuto da parte delle forze dell’Ordine che per fortuna hanno la sede molto vicina e si presentano subito alla ricevitoria per risolvere la questione. Si scopre così che il tentativo di truffa è davvero quello che il proprietario della ricevitoria pensava.

I due infatti erano ricercati e ancora non era stato possibile coglierli in flagranza di reato. E stavolta è tutto merito di questo audace e attento uomo che sa il fatto suo e ha subito capito che ci fosse di mezzo qualcosa di losco, di poco chiaro, non cadendo ovviamente nel tranello dei due furfanti.

Cosa è successo dopo?

I due truffatori sono stati portati alla centrale, dove sono staccate subito le manette e dopo è iniziato un interrogatorio durato diverse ore, durante il quale si è scoperto tra le altre cose che c’era proprio una banda in azione in tutto il circondario, e da questo è partita davvero la corsa per incastrarli tutti.

Immagine selezionata

Questa banda era nota per essere molto affabile nell’opera di convincimento mettendo spesso e volentieri nei guai quanti vendono biglietti da grattare, e portandosi via anche laude ricompense, senza che davvero i biglietti risultassero veri e soprattutto autorizzati. Dei furti, che avvenivano sempre alla luce del sole, con piani studiati e ben architettati.

Ora si aspetta il processo per poter reintegrare le perdite che hanno subito i poveri malcapitati, che sicuramente dopo questa esperienza baderanno attentamente, come ha fatto il nostro protagonista, a vicende che risultano non chiare fin dall’inizio, non fidandosi più della clientela solo perché clienti, soprattutto se non conosciuti e della zona.

Lascia un commento